▷S3E5 Lo Stivale in 20: Marche (con Tizana Forni)

 

Per la serie "Lo Stivalo in 20," un esperto porta in vita una regione vinicola italiana, parlando di uva, vini, clima e tradizione – e consigli per pianificare una visita! Per le Marche, Rose Thomas intervista Tiziana Forni, originaria di Ancona e professionista del vino specializzata in vini italiani.

Tiziana spiega l'etimologia del nome plurale della regione "Le Marche". Condivide detti dalle Marche e analizza le uve e i vini maggiori e minori di questa regione, dal bianco al rosso, al rosso frizzante, fino alla co-fermentazione con ciliegie locali e servito sul gelato.

Ogni marchigiana con cui abbiamo parlato dice che le Marche sono un tesoro nascosto che produce vini di ottima qualità e pregio. Le pecore felici vagano per la campagna collinare, (aneddoticamente) facendo spuntini con uva da vino, ma solo da vitigni particolari. Costellate di città medievali murate e sede di una delle piazze più belle d'Italia, le Marche meritano considerazione per il tuo prossimo viaggio nel vino.

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  • La sfida principale del vino nelle Marche sono le Marche, è una regione che non è conosciuta. Qualche volta anche al di fuori delle Marche non è che non conoscono le Marche, ma non hanno un 'idea della geografia, delle città. Il primo punto è di far conoscere la regione perché è una regione molto bella e di uscire un po' fuori dalle destinazioni oserei dire tipiche. (upbeat music) Benvenuti a un 'elezione speciale di Moro di Bere, il podcast delle bevande e detti locali. Oggi ho il piacere di intervistare Tiziana Forni per raccontarci le marche per la serie "L 'Ostivalo in venti". In questa serie, intervisto in esperto per ciascuna le 20 regioni vinicole italiane per una panoramica dirattica. Faleremo della storia regionale, delle sfide e delle opportunità per il presente e il futuro suolo, clima, uve, i vini, leggi pertinenti sul vino e suggerimenti su come visitare. Che tu abbia appena iniziato con il vino italiano o che tu sia un fan da anni, una cosa che ho imparato è che puoi sempre andare più a fondo con l 'Italia. C 'è sempre di più da imparare, perfetto per lo spettacolo, poiché il moto di Bore di Bere è provare cose nuove, divertirsi e non smettere mai di imparare. Prima di presentarvi tiziana forni, voglio farti sapere che Bore di Bere è una programma supertatto dagli ascoltatori. Per favore, prenditi un momento per visitare patreon .com /morribere per diventare un sostenitore oggi. Io e Tiziana saremo qui al tuo ritorno. Tiziana Forni è nata e cresciuta al Ancona, capoluogo delle Marche, quindi è originaria di questa regione. Ha iniziato a lavorare nel settore Viti Vinicolo nel 2003 ed è stato un vero amore a prima vista e un educatrice del vino e sommelier certificata che si è trasferita a New York nel 2015 lavorando come specialista del vino italiano per un un importatore edifino. Benvenuto a Teziana. Grazie, mi vero piacere. Piacere mio. Dove sono le marche? Dunque le marche sono nel centro Italia, prima di tutto, e nella costa orientale. Praticamente io ho una cartina, dunque questa è la mappa dell 'Italia suddivisa con le venti regioni, quindi potete vedere che le marche sono nella parte orientale, quindi nel mare Adriatico a nord confinano con l 'Emilia Romagna, un piccolo angolino della Toscana, l 'Umbria decisamente, un piccolo angolino sud del Lazio e proprio la parte sud invece a Bruzzo. Quindi è con una ragione con un clima perfettamente, diciamo, mediterraneo, considerate che nella parte sud l 'Italia è attraversata dal 43° parallelo che è quello che comporta un po' più la differenza nel clima tra nord e sud in questi casi. Quindi questa è la posizione delle Marche con un clima piacevole perché comunque abbiamo un clima che è anche freddo d 'inverno e soprattutto umido lungo la costa. Io sono di Ancona, ecco, quindi sono proprio sulla costa, da qui potete vedere invece proprio la topografia della regione che non ci sono pianure perché sono montagne dove si può sciare tranquillamente d 'inverno, molta collina con una piccoli paesi sparsi in queste bellissime collina marchigiana che è molto morbida, molto molto verde, molto rilassante e poi c 'è il mare, ma il mare abbiamo sabbia, qui per esempio non c 'è assolutamente sabbia, c 'è Poca a Pianura, pochissima a Pianura. Palliamo un po' delle modi di dire delle marque, modi di dire delle marque, va bene, chiaramente il Marchigiana, allora prima di tutto io mi definisco Marchigiana Doc, perché ovviamente sono nata e cresciuta in questa regione, sicuramente il detto più famoso che soprattutto agli italiani viene in mente è quello di "Meglio un morto in casa" che è un marchigiana alla porta che ovviamente non è una bellissima presentazione per noi marchigiani però questo detto proviene dal fatto che nel passato le marche essendo distretto distante dal vaticano e le marche hanno parte dello Stato Pontificio, quindi del Vaticano, perché l 'Unione d 'Italia è una cosa, per noi italiani è anche abbastanza recente, perché sono un po' più di 100 anni insomma. Per cui, facendo parte del Stato Pontificio, ma essendo praticamente al lato posto del Vaticano, i barchigiani erano quelli che andavano a bussare alle porte e a raccogliere le tasse, a chiedere le tasse, per cui questo a nessuno piace ovviamente. Ecco il perché di questo detto. E di Ancona? Premetto che purtroppo non so molto l 'Anconetano, nel senso del vero vernacolo anconetano. Per qualche motivo in casa non abbiamo mai parlato un dialetto spiccato, sì, accento alcune parole, ma la prima volta che ho sentito dire la parola pitra ho guardato guardato e tocca cos 'è la pittra? Non avevo la più pallida idea, è limbuto per esempio, ma io non lo sapevo, è una parola anconetana proprio. Di detto sicuramente uno dei più famosi ad Ancona è a parlare Fadiga perché c 'era questo pseudo conte che si chiama che era soprannominato barigello che praticamente significa dire è tanto facile parlare ma poi a fare le cose invece, ecco, chiacchiri, chiacchiri, ma poi non arrivi a concludere nulla. Anche il kakabaya non mochiga, un 'altra cosa anconetana. Mi sono detto kakabaya che mochiga, ho detto dico penso che se mi sento un anconetano che parla di vernacolo, mi dice, guarda, lascia perdere, non è per te. In inglese abbiamo due modi di dire "talk is cheap" e "his bark is worse than his Sì, sì, sì, significa perfettamente quello, parlare è sì, è facile. Se tu avessi un amico che non ha mai bevuto un vino delle marche, quali sono alcune dei vini che suggeri i resti di provare per primi? Io direi di dividere vino rosso e vino bianco, chiaramente. sicuramente nel vino rosso non ho dubbio a consigliare di assaggiare la lacrima di morro, scusate il vino è il lacrima di morro d 'alba. Il lacrima? Il vino, la lacrima luva il lacrima di morro d 'alba perché è un vettigno veramente unico, un differente a questo bellissimo floreale di viola e rose, ma poi comunque un vino secco, non è un vino dolce, ha tanto speziato, è un vino divertente. Per me che sono d 'ancone, qui le morlo d 'alba è decisamente molto vicina, è un po' il vino rosso quello che si usa quando si fa non so, una riunione di amici con prosciutto, formaggi, è proprio quello un po' il classico vino però in effetti è un vino che si presta invece a molto versatile perché ha questa aromaticità che si presta bene per tanti altri cibi quindi sì questo sicuramente è un suggerimento da da fare attenzione l 'acrima di morro d 'alba perché c 'è un vino in italia che si chiama l 'acrima cristin che invece è un vino della campania ma è il nome del vino e non il nome dell 'uva in questo caso qui abbiamo il nome il vino e il nome dell 'Uva. L 'altra cosa un po' divertente che lo stesso ho messo nell 'inglese Alba, non siamo in Piemonte. Morro d 'Alba è il nome di questa piccola cittadina a nord e più all 'interno rispetto a Ancona ma molto vicina e saranno 30 minuti di auto e si chiama Morro d 'Alba, il nome del paese. Ecco perché l 'Uva è la clima di Morro d 'Alba perché perché quella è l 'area, insomma. Si trova a solo dire, non è che la trovi in altre parti d 'Italia, questa uva. Quindi questo sicuramente nel bianco io d 'Anconetana è sicuramente di co -verdicchio. Il verdicchio comunque è un vino che ha grande potenziale, ha eleganza, struttura, ha tanti, diciamo, una ricchezza di sapore infinita, può invecchiare benissimo, probabilmente suggerirei il verdicchio. Mi piace molto l 'acrima e il verdicchio. Paliamo un po' delle diverse regione di verdicchio. Sì, il verdicchio si distingue in due principali aree. Il verdicchio dei castelli di Yesi, che è la parte più vicino al mare, che praticamente parte, sì, l 'inadale da Damorro d 'Alba fino ad arrivare un pochino all 'interno posso anche mostrarlo. Ecco diciamo più o meno questa zona qua. Mentre Matelica potete vedere che qui veramente sotto le montagne Matelica per cui due regioni con un suolo ma soprattutto un clima molto molto diverso. ecco perché abbiamo questo verdicchio dei castelli di iesi che diciamo ha una carattere un pochino più marino e quindi anche questa anche salinità nella realtà che forse è quello che si può definire il mineral tone di cui abbiamo parlato prima, una grande ricchezza di frutta anche di floreale è molto ricco, lo definiamo in grassezza in italiano diciamo, il verdicchio di castelli di iesi è più grasso del verdicchio di matelica. Il verdicchio di matelica ha un clima molto più fresco, anche freddo perché comunque hanno veramente le montagne. Anche la disposizione delle vigne sono diverse nei due casi e quindi è un vino sicuramente più elegante, ha meno ricchezza di sapori, quindi ecco è più magro, ecco in italiano diciamo più magro. Sono entrambi buoni, sono entrambi ottimi, dico sempre che il bello dell 'uva è proprio questo che in pochi chilometri si hanno dei risultati divini veramente diversi, che è sorprendente perché dice "ma l 'uva da cui parte è questa". Come ha cambiato l 'immagine di Veldicchio recentemente? Recentemente devo dire che per fortuna ha guadagnato in immagine e sta diventando sempre più una immagine di vino di qualità laddove e decenni fa, forse anche per la bottiglia che c 'era, non lo so questa che noi chiamiamo Anfora, aveva un po' un 'immagine da vino molto economico, noi in italiano diciamo da vino da pizzeria, ma ecco, laddove invece è un vino che ricco, che ha veramente potenzialità e io suggerisco sempre non bevete il vino d 'annata adesso però in Italia probabilmente tra un mese ci sarà già la 2024 in commercio aspettate beve godetevi le annate precedenti nel verdicchio aspettate un pochino per la 2024 purtroppo in tutto il mondo il consumatore sul vino bianco pensa al vino di annata, ma bisogna fare una distinzione tra uva e uva. Paleiamo delle altre bianche? L 'altro grande bianco sicuramente che sta, in italiano diciamo, sta spopolando, sta ottenendo un successo enorme è sicuramente il pecorino. Pecorino veramente ha un vino veramente giovane perché la prima bottiglia c 'è un di conflitto tra marca Abruzzo sul Pecorino. Sicuramente la prima bottiglia è nelle Marche, poi diciamo in Abruzzo sono stati più veloci a commercializzare, quello sì. Ma detto questo sono anche qui, abbiamo Pecorino di due zone diverse e veramente sono molto diversi. Comunque, la prima bottiglia di Pecorino risale più o meno agli anni 80 e era vino da tavola nelle Marche. Poi abbiamo avuto la Marche IGT, che è un grande cappello dove si considera appunto la regione, che è un vitigno della regione, e nel 2001 è stata fatta la Dio Si, che poi in italiano è doc, nella realtà diciamo Dio Si, e nel 2011 è entrata la Dio Cigi. È un vino che veramente in un decennio con Uffida, offida, DOCG ha acquistato la denominazione di origine controllata e garantita, che non è una cosa poi così semplice scontata avere, insomma, perché è un processo burocratico abbastanza lungo e complicato. Quindi un vino che, ripeto, non c 'era perché è un vitigno che richiede molta cura, ha bassissime resi e quindi ha una produzione piuttosto bassa, per cui nel passato i contadini non erano interessati ad avere un uova che non producesse. Ci sono vittini più rari, bianchi. In realtà, un vittigno di cui si sono scoperte le tracce negli anni 60 si chiama Garofonata, non ho mai avuto il piacere di assaggiarlo, perché credo che fino a pochissimo tempo fa si è stato usato più per blend. Adesso, insomma, se ne parla, potete anche fare un po' di Google e vedere anche chi sono i produttori. In genere vado nelle Marche a luglio e spero, insomma, di poterla assaggiare. Se non prima non so se andrò al Vinitali, ma eventualmente, diciamo, quando vado nelle Marche, ma non l 'ho mai assaggiato, mi tinglio bianco. Parliamo adesso dei rossi. I rossi dunque abbiamo già parlato di lacrima di morro d 'alba, lacrima perché praticamente l 'acino dell 'uva è molto ricco nella polpa ma la buccia è molto sottile per cui in passato tendeva a rompersi perché il contadino non dedicava quelle cure che erano richieste. Anche questo è un vitigno che negli anni 80 c 'erano pochissimi ettari perché non perché non lo coltivavano più, perché appunto rompendosi la buccia l 'uva si rovinava e non si poteva fare più vino ovviamente. Poi invece c 'è stato un produttore anche qui della zona che ha voluto fortemente recuperare il lavitigno, semplicemente basta più cura perché è chiaro che la buccia sottile tende a fare magari prendere qualche malattia di più all 'uva, ma con le cure necessarie e le attenzioni in vigna si risolve tutto, ecco. L 'acrima, ovviamente, è una regione in cui la produzione più alta è data da San Giovese e Montepulciano. Come abbiamo detto nel podcast in inglese, non possiamo parlare nel dettaglio di Montepulciano e San Giovese perché ci vuole un 'appuntata apposta per una delle due uve però possiamo parlare sicuramente di questo vino che è un blend di montepulciane sangiovese che è la denominazione che si chiama rossopiceno doc o rossopiceno superiore doc con alcune diciamo piccole differenze di produzione soprattutto dettate dal territorio insomma di produzione questo come definisco io è Montepulciano e San Giovese è un matrimonio perfetto perché si unisce il vigore e la potenza del Montepulciano ha l 'eleganza soprattutto anche alla parte più aromatica un po' più profumata del San Giovese rispetto al Montepulciano quindi si ottiene questo blend decisamente molto molto piacevole in bocca con un grande strutture e un vino che veramente ha un rapporto qualità prezzo eccezionale, assolutamente, che veramente vi incoraggia a provare. Sono tanti produttori, tante diverse sfumature, ma provatelo perché è un vino decisamente che vale la pena di conoscere. Di altri rossi sicuramente il più interessante è la vernaccia di Serra Petrona. La vernaccia di Serra Petrona di Ocg è uno spumante. La parola spumante in italiano esenzialmente significa bolle, non necessariamente dolce, però spesso la parola spumante si associa un po' a un vino dolce. Comunque a parte questo la vernaccia ci sono come l 'ambrusco, due versioni, l 'amabile e la vernaccia o dolce e la vernaccia secca, per cui anche qui abbiamo la distinzione, quello che rende unico questo vino prima di tutto che la vernaccia è vernaccia nera, non è un uva bianca ma è un uva decisamente rossa e poi un vino che si ottiene da passimento per cui ha una procedura di produzione che è piuttosto elaborata perché prima si devono passire le uve per un determinato tempo poi si venifica e poi si procede alla fermentazione per la bolla insomma. Molto interessante. Sì molto interessante, ha una piccola dio cg a Serra Petrona e la località che è nell 'entroterra di Macerata, abbastanza zona di montagna anche lì, tutto sommato, pochi produttori, è veramente un vino molto locale ma interessante soprattutto nella versione secca che con i solumi secondo me sta molto bene, voglio provarlo, qua fai fettica a trovarla, se mi capita che che la trovo te lo dico però si fa veramente molto fatica e garofonata che al momento non ho sentito nessuno nel mercato che ha una garofonata. C 'è un vino con ciliegie no? Sì esatto c 'è il vino di visciole che è un vino molto marchigiano, forse anche di qualche forza umbra magari, però decisamente è un vino marchigiano che è praticamente una, diciamo, un blend di vino e ciliegge. Le visciole sono delle cilieghe caratteristiche nel nostro territorio, sono cilieghe selvati, non si riesca a mangiare come frutta fresca perché sono veramente molto acide, tipo limone che, insomma, uno fa così o si mettono sotto zucchero sotto alcol allora questo è un vino che praticamente è nato perché i contadini come sai non sprecano nulla per cui quando il contadino faceva quando il contadino faceva il vino non ha la cantina per cui il vino dopo due tre mesi era ossidato allora per non sprecarlo ci mettevano queste cilieghe che erano state macerate nello zucchero e quindi il vino rifermentava e diventava un vino dolce ma che si poteva bere di nuovo insomma. Da lì poi c 'è stata un produttore nella parte verso urbino che ha iniziato a produrre il vino di visciole come diciamo produzione da cantina e si è allargata molto la produzione, perché tutti i produttori, diciamo, possono farlo, non proprio, però diciamo di sì, e in genere il vino base che va a fare blend, cuvè, chiamiamola, con le cilieghe, è o sanziovese, o montepulciano, o montepulciano e sanziovese, perché si parla proprio da un vino fatto e non dal mosto. Ma la cosa che invece è interessante è che alcuni produttori hanno deciso invece di fare il vino di visciole con base vino la clima di morro d 'alba per cui sia un vino che è molto più ricco perché la clima di morro d 'alba questa aromaticità che con le ciliegie è fenomenale mi raccomando è un vino rosso ma deve essere tenuto in frigo perché è un vino che va servito freddo oltretutto cosa importante perché sai quando uno compra il vino da dessert e dice "ma non lo bevo, si lo vina", non vi preoccupate, il vino da dessert lo tenete in frigorifero e due settimane si mantiene, ma anche tre, si mantiene benissimo. Non abbiate timore che lo dovete buttare via e poi detto fra noi quando assaggiate il vino di viscele, io non credo che dura due settimane. Provatelo, si trova qua, va bene con gelato, va bene con cheesecake, cioccolata perfetto con alcuni formaggi delicati, ma noi in Italia lo usiamo anche a fine pasto, qualche volta invece dell 'amaro prendiamo un bicchiere di vino di viscele. Adoro, quindi di viscele. Sì. È delicioso. Parliamo un po' della storia di vino e le marche. Ma La Lluina nelle Marche in realtà ha una storia molto antica perché si trovano, diciamo, delle testimonianze storiche già al tempo dei Piceni. I Piceni sono stati un popolo prima dei Romani, quindi parliamo veramente di tempi molto antichi con questo scrittore derustica che è stato uno dei primi scrittori a scrivere divino e menziona appunto nella zona del piscino dei vini di grande qualità. Le marque hanno origine in realtà nel vino vinicola comunque molto antica. All 'alto dei vini perché è famosa il marque? Dunque le marque sono famose perché sicuramente in Europa credo che siano famose principalmente per la parte della costa perché comunque una costa molto bella, è una costa anche che si presta anche alla famiglia per esempio, per cui diciamo negli anni 80 -90 sicuramente venivano per quel motivo dall 'Europa. Adesso diciamo c 'è un turismo che è un pochino diverso e diciamo sono famose perché le marche comunque in un 'unica regione veramente io qualcosa di con poco come la California, perché avete potete sciare e in un 'ora potete nuotare però non nello stesso stagione. Comunque diciamo che tra montagna dove si può sciare e la costa ci sarà un 'ora e mezzo di auto. Per cui ha la montagna che è molto bella con anche con alcune belle piste da scima comunque molto bella e c 'è questo lago dipilato che è un lago di origine graciale che è una cosa veramente molto tipica, non è un lago che è alimentato da fiumi insomma. L 'altra cosa è la collina molto bella, Monte Conero che veramente si tuffa nel mare, ma anche tutte le formazioni dei calamchi nella zona del piscino che sembrano dei piccoli canyon e che risalgono a che tempi. Le piazze marchigiane sono molto belle, imprimi se oserei dire, d 'Anconetana e quindi dove c 'è conflitto come tutte le regioni abbiamo conflitti no provinciali ma onestamente la piazza del popolo di Ascoli Picene una delle piazze più belle d 'Italia fatta completamente di Travertino è veramente spettacolare urbino città di cultura con il palazzo ducale veramente c 'è tanto da visitare perché tutti questi piccoli cittadine che sono tutte medievale, quindi con il castello, le mure che le circondano, sono veramente delle piccole chicche da vedere. Cosa sono famose le Marche? Le Marche sono famose sicuramente per le scarpe. La zona di Civita Nova è un distretto calzatuliero probabilmente il più famoso in termini soprattutto di brand elevati, upscale insomma. Abbiamo Tots, abbiamo Cesare Paciotti, io credo che in passato Jimmy Chou abbia prodotto le scarpe nelle marque, non sono sicuro a 100 % ma può essere, però c 'è questo distretto calzatturiero che parte da tutto, dall 'attomaia che è la parte superiore della scarpa, le suole, veramente una industria completa, uno dei settori più importanti della regione. Mi piace molto comprare le scarpe in Italia. A chi non piace. Quali sono alcune opportunità e sfide che veri per i vini delle Marche oggi? Beh, la sfida principale del vino nelle Marche sono le Marche, oserei dire perché è una regione che non è conosciuta, io scherzo per modo di dire io ho un periodo lavorato in Piemonte e vi posso dire che qualche volta anche al di fuori delle marche se non siamo nelle regioni circostanti non è che non conoscono le marche ma non hanno un 'idea della geografia delle città poco insomma un pochino di meno quindi il primo punto è di far conoscere la regione perché è una regione molto bella d 'altronde tutta l 'Italia bella e di uscire un po' fuori dalle, dalle destinazioni oserei dire tipiche. Marc sicuramente è una destinazione non tipica, non c 'è un turismo di massa, per cui ecco questo è il fatto che non sono conosciute come regione. Dall 'altra parte, punto di forza, devini marchigiani è un rapporto qualità a prezzo perché avete dei vini veramente di grandissima qualità, a prezzi sicuramente apportata di tutta le tasche onestamente. Poi chiaro ci sono i vini più cari però insomma ilina di massima potete avere qua nel mercato americato, potete bere veramente vini molto buoni, nel caso del Rosso Piceno che parlavamo prima del blend, ma veramente sui 18 -20 dollari potete trovare dei vini veramente molto, ma molto buoni. Si tratta un po' di fare un po' di ricerca, si tratta di non essere timidi quando ci sono gli "store testing" che a New York ci cita, diciamo prendendo tutti i "fine labor", quasi tutti "one store" fanno, quando ci sono approfittate avete la fortuna di avere i vini da tutto il mondo qua, per cui da punto di vista è chiaramente molto difficile sapere di tutto, non è possibile, però dall 'altro punto assaggiate, non abbiate timore di assaggiare, io faccio tanti storytesting, sì chiaro i storytesting poi è chiaro che è finalizzata la vendita, non è che dico di no, però la vendita può essere anche in un secondo momento, nel senso che voi avete assaggiato un vino, vi piace e ve lo ricordate e poi la volta dopo vedete la bottiglia e c 'è, ma io questo l 'ho assaggiato, mi è piaciuto. Non è che vi dovete sentire obbligati a comprare in quel preciso istante, questo è quello che penso io insomma, ma io sono una venditrice un po' tipica, giusto? E in Italia è normale fare in store tasting? Non l 'ho mai visto, italiano beve il vino al ristorante o o a casa. Bevano vini dei suoi regioni? Sì. Le liste dei vini dei ristoranti sono a un buon 80 % regionali, poi chiaro i ristoranti che hanno un altro livello coprono un po' tutto lo stivalen, insomma, però l 'ina di massa, la base della one list è sicuramente regionale. Addirittura provinciale, non solo regionale, nel senso che ad Ancona trovi più verdicchio di pecorino volendo oppure se vogliamo andare in Piemonte nelle langhe trovi in alcune parti trovi più barodo che barbaresco. Insomma è più normale avere una panoramica dei vini italiani in un ristorante italiano qui, no? In un certo senso sì dall 'altra parte è chiaro che ci sono delle ragioni di vendita che alcuni vini sono un pochino più difficili trovare al ristorante nel senso che se c 'è solo la carta dei vini a spiegare i vini è chiaro che il consumatore si dirige su determinate tipologie per avere altre tipologie ci vuole il professionista che le spiega. In che modo questa regione sta risentendo dei cambiamenti climatici? Dunque, premetto che io ormai sono dieci anni, non so più nella regione quindi si vado tutti gli anni un paio di volte all 'anno, però penso che è una regione che tutta l 'Italia è colpita dal, ma non tutta l 'Europa è colpita dal cambiamento climatico a livello sicuramente di vitticoltura però col fatto che le marche hanno comunque questa esposizione verso i balkani che quindi portano aria più fredda e dall 'altra parte hanno la montagna che blocca l 'aria più calda che viene un po' dalla parte occidentale sicuramente è un punto di di vantaggio poi credo che il cambiamento climatico è un po più nelle zone forse magari un pochino più a nord che non hanno mai avuto il problema del caldo, il sud d 'Italia, la Sicilia ha sempre avuto problema del caldo per cui sicuramente ci sono forme di come si dice di allevamento o pratiche che uno fa in vigna che sono sempre state indirezzate a diciamo proteggere dal sole. Le pratiche in vigna ce ne sono tante, io non sono una viticoltrice però ce ne sono tante la più semplice è proteggere dal sole a lasciando più foglie per esempio chiaro dopo si deve fare attenzione che non c 'è omidità sicuramente lo saranno guardando e tutti sono con seri pari però forse non è una zona il centro italia che quella più colpita che cosa di più vuoi condividere delle marche che invito tutti quanti a visitarle e come ho detto nella versione inglese se non siete mai stati in italia per me la prima città da dare a vedere è roma non sono romana sono marchigiana però roma è uno splendore bellissima punto lo stivale è ricchissimo qui dipende le marche se non vi piace il turismo di massa sono sicuramente un posto adatto perché non c 'è questo turismo così, è una regione turistica ma non come altre e è molto ricca, variegata, diciamo ripeta avete montagne, avete cultura, avete città storiche e importanti come urbino ma anche la stessa ancona, a musei, di Piceno e la costa che è la stessa e bellissima. Quindi il cibo, la bella cibo è buona in tutta Italia. La competizione è molto serrata. Sì, sì. E dove è possibile di scriverti per lavorare? Allora, dunque, mi trovate sui social media, Instagram, LinkedIn e Facebook con il mio semplicemente ti ziano a forni, poi Rose può condividere tranquillamente la mia e -mail, se volete informazioni, se volete un po' parlare delle marque, contattatemi pure. Grazie mille zanziana, voglio visitare perché non sono andata mai in le marque. Devi andare, devi venire, io ancora non ho fatto progetti, altra cosa nel 2025 è l 'anno del Giubileo quindi i bigliettieri saranno pazzeschi. Grazie Miletiziano. Grazie, grazie Rosa. C 'è l 'abbiamo fatta. È stato un parto molto lungo questo intervista perché credo che abbiamo cambiato l 'appuntamento direi 5 o 6 volte. Poi ci siamo sentite qualche giorno fa direi e abbiamo detto Sì, facciamo, basta. E grazie ai ascoltatori, ovunque tu vada e qualunque cosa tu beva ricorda di goderti la vita e non smettere mai di imparare. La música está tata composta de Hercilia Prosperie per el Grupo O.  

 
 

La musica per il podcast è stata composta da Ersilia Prosperi per la banda Ou: www.oumusic.bandcamp.com.

Prodotto, registrato e montato da Rose Thomas Bannister.

Versione video da Giulia Àlvarez-Katz.

Steve Silverstein ha fornito assistenza audio.

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