▷S1E5 Matto come un cavallo: Roberto di Filippo parla di agricoltura tradizionale in Umbria and Romania
Bebe, Diamante e Pioggia sono una squadra di cavalli che praticano la viticoltura biologica in Umbria con Roberto di Fillippo. Roberto si interessò al lavoro con i cavalli quando lui e la sua moglie Elena hanno aperto una seconda azienda agricola in Romani con il loro compagno Roberto Pieroni. Naturalmente fece amicizia con gli amish per chiedere consiglio. Roberto racconta a Rose Thomas l'intera storia mentre assaggiano il vino fatto dalle uve locali dell'Umbria e del Delta del Danubio in Romania.
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ma soprattutto la prima cosa che dico è se volete godere del vino e siete a tavolo con qualcuno, non parlate troppo di vino, il vino deve essere un compagno silenzioso, magari basta un semplice commento o due e basta, ma parlate di ben altro, il vino quello che farà e con quel po di acqua che ha e che renderà il vostro dialogo, la vostra chiacchierata senza briglia e senza così più disinhibita. Sono entusiasta oggi di presentare Roberto di Filippo. Grazie. Mi piacerebbe dire che Roberto è un veneolo, è davvero un enologo, ma mi copisce piace che la parola di descrivere Roberto potrebbe potrebbe essere contadino? Giusto, lo dico con orgoglio, contadino, contadino un po' come voi dite una mezza strada tra Redneck e Farmer, però penso che sia lo spirito giusto quello del contadino. Bravo, perso, pratica agricoltura biologica da 30 anni insieme con sua moglie, Elena, la sua azienda vinicola in Umbria si chiama "Plani Arche". Devo che dire non soltanto Roberto e Elena lavorano nei campi, sono raggiunti da una squadra di cavalli. Sì. Da 2010, anche fanno vino in Romania, nel regione Danube Delta. Roberto, abbiamo così tanto di cui parlare. Prima di iniziare l 'intervista, se ti piace modo di bere italiano, per favore, metti in pausa il programma per un minuto, vai su Apple Podcast, assegniarci cinque stelle e scrivi una recensione. Aiuta davvero la persona a scoprire il programma. racconte me qualcosa delle vostre aziende? Oh bene, abbiamo queste due aziende piuttosto impegnative, una inumbria, dove c 'è una storia tradizionale di tradizioni anche ricerciente divino, e un 'altra invece che sta in Romania, in una zona un po' più selvaggia, sul Delta del Danubio dove praticamente terreni, clima e persone sono completamente diverse. Le agende sono la cantina Plani Arche in ombria e l 'agenda la cantina La Sapata che sta sul destra del Danubio. Il nome ufficiale è "Krama Delta Dunari" che in rumeno significa "cantina del destra del Danubio". Mi piace iniziare chiedendo una bevanda locale e un detto locale, non vero l 'ora di chiederti delle uve locale in Umbria, anche quelli della Romania, ma vorrei iniziare con il detto, forse uno sui cavalli. Ma perché no? Direi, ha dato anche la mia indole alla nostra indole, è matto come un cavallo "The crazy horse", sì, matto come un cavallo. Quando una persona fa molto rumore, molto... Ma diciamo quando una persona è superante, quando noi diciamo è... va al di fuori delle righe. Mi piace queste persone. Sì, in qualche modo ci assomigliano. I cavali, anche, ho bisogno di sapere tutto dei cavali, i loro nomi, i loro compleani. Come ti aiutano i cavali nella vigna? Dunque, loro nomi adesso in azienda diamante Bebé in Italia e Pioggia. A diamante Bebé hanno circa 9 e 10 anni, Pioggia ha 6 anni e praticamente loro mi non le lavorazioni in vigna nei filari quindi mi aiutano a adarare sotto le viti ad affinare il tarreno a tagliare l 'erba sono lavori di controllo delle erbe infestanti perché dico controllo non eliminare le erbe infestanti perché le erbe fanno parte della biodiversità e quindi in qualche modo devono comunque vivere con la vigna, non bisogna eliminarle, non è bella una vigna senza un filo di erba. Dimmi delle uve che sono "Atocten e Dell 'Umbria", per favore. Le uve "Atocten e Dell 'Umbria", le più famose sono tre, abbiamo il famoso "Sagrantino", che il conome si ricorda un po' sacramento, sacrovino perché probabilmente è stato scoperto, usato piccaltro all 'inizio dei monaci, dei monasteri umbri, a Montefaco, parliamo di 400 -500 anni fa. Ove bianche abbiamo il grechetto, significa piccolo greco, e poi abbiamo il trebbiano spoletino, che anche se lo stesso nome del trebbiano comunque è molto diverso dal Trebbiano Toscano o il Trebbiano Dabruzzo. Perché avete scegliato il nome della Vigna in Umbria? Plani Arche. Plani Arche. Sì, Plani Arche è Planum Arche, un po' dal latino che significa Pianura della Rocca. Era, al se evidentemente, una pianura dove centinaia di anni fa c 'era un castello e comunque è il posto dove, storicamente, San Francesco ha fatto la predica ai Uccelli e è stato un momento molto importante della vita del santo, della persona di Francesco. Ha diverse versioni questa storia, quella riconosciuta dalla Chiesa, e quella che dice che San Francesco praticamente parlava, lo dava il signore e lo ringraziava per la nostra madre terra, per l 'enuvo, il sole e lo faceva sotto un albero e miracolosamente io ci allissavano in silenzio ad ascoltare. Poi c 'è quella la storia apocrifa che invece non è riconosciuto officialmente e dice che San Francesco cercava in continuazione e cibo, soldi, qualcosa da dare i poveri quindi è girato giorni e giorni e dopo giorni praticamente non aveva raccolto nulla e allora arrabbiato è andato sotto questa pianta con gli uccelli e ha detto siccome gli uomini sono stupidi preferisco parlare con voi perché almeno mi ascoltate quindi praticamente tutte e due le storie, penso, potrebbero essere autentiche, sappiamo che il San Francesco era una persona alternativa, un freak dei suoi tempi e inizialmente non era nemmeno riconosciuto dalla chiesa perché era dalla parte dei poveri, una volta i poveri erano visti come persone brutte, sporche, cattive e quindi andavano emarginate dalla società, invece in qualche modo Francesco ha ricreato il collegamento tra le persone povere e l 'istituzione di allora che era la Chiesa. Capisci questa cosa di animale, no? Perché lavorate insieme con gli animali. Sì. Nel campi, no? Sì, sì. Come fa lavorando insieme con animali? Sicuramente è piacevole, molto bello e affascinante, soprattutto con animali come come i cavalli che sono molto sensibili, ti ascoltano negli Stati Uniti, per esempio una volta hanno fatto un articolo, mi hanno soprannominato l 'enologo che sussurre i cavalli, the horse whisper my waymaker. Era la cosa, che è uno scherzo su anche su un film, diciamo che è un modo di condividere lo sforzo, il lavoro di tutti i giorni con questi animali molto sensibili che diventano anche il tuo specchio, capiscono quando è la giornata in cui sei in forma, allora sei un leader che riconoscono come delle arte giornate in cui magari sei giù, non sei in forma e allora se ne approfittano un po' perché possono anche essere biricchine e provano a fare quello che vogliono, quindi ti specchi diciamo con questi animali, ma è così anche con un cane comunque con un po' tutti gli animali che hanno delle altre sensibilità rispetto a noi uomini, è stata dura insomma adattarsi, recuperare l 'abitudine di lavorare con i cavalli, ci abbiamo messo molti anni, iniziato nel 2010, praticamente quando sono andato in Romania, ho avuto anche diversi incidenti lavorando con i cavalli per cui bisogna dire, bisogna essere testardi per lavorare con i cavalli e non abbandonare alla prima difficoltà. mi piace dire che noi come società si siamo ramolliti "gift soft" praticamente siamo diventati soft per cui abbiamo difficoltà a recuperare queste attitudini dure che però ti fanno recuperare anche molti aspetti del tuo essere uovo da essere umano e quindi i vostri comunque saranno anche strani ma sono comunque un patrimonio per voi americani quindi tenete lì e abbiate le cura e speriamo che mantengono queste tradizioni. Hai parlato con con i Amish? Sì ho avuto la fortuna di stare in contatto con alcuni di loro sfortunatamente non per molto tempo si è in Ohio, si è in Pennsylvania, perché sono andato lì per cercare attrezzi per lavorare con i cavalli, per studiarli, copiarne delle idee, sono stato lì per cercare dei finimenti, i harness e loro hanno una grandissima produzione di queste cose, anche relativamente economiche. Da lì poi sono stato in grado di costruire dei prototipi molto efficienti per lavorare dentro la vigna. Ho avuto idee sia da Yamish, sia da i miei colleghi francesi, Vignaglioli e pensa che dopo anni di lavori abbiamo raggiunto un 'efficienza tale per cui lavorare con il cavallo è meno costoso che lavorare con il trattore sicuramente è più duro perché richiede un lungo training però questo ti fa pensare che non sempre la tecnologia ti dai risultati che tu aspetti. Un meraviglioso scambio degli informazioni. Sì chiamiamo la guarda bellissimo chiamiamo la contaminazione non so se capisci bene Sì, l 'idea si rende perfettamente, siamo qui, Rose, stiamo scambiandoci delle dè, quindi in qualche modo ci contaminiamo positivamente, più idea ci scampiamo e nessuno perde qualcosa mentre ambi cresciamo. Sono qua per questo. Credo che assaggiamo sacrantino ancora, perché... Sì. prossimamente poi continuare a fare questa podcast e intitolarlo "contaminazioni". "Contaminazione", buon idea. Ok, so, assaggiamo il sagrantino, dimmi la storia del... la storia è qua, nel bicchiere. - Sì, nel bicchiere, beh, la storia del sagrantino, te lo ho detto prima, che ha questo nome che viene da sacramento, sacrovino perché vinivo usato principalmente per fare un vino passito che vinivo usato durante la messa. Poi negli anni 70 si è cominciato a farlo anche nella versione secca quindi più complesso, più aggressivo e adesso questo vino è probabilmente il vino più tannico che c 'è al mondo. Bisogna avere dei tannini morbidi perché altrimenti si beve molto difficilmente e per fare dei tannini morbidi ho visto che è molto importante fare un 'agricoltura naturale quindi non usare concimi chimici per nulla, evitare di usare trattamenti chimici sistemici che entrano in circolo nella pianta ma si può usare la vecchia portiglia bordolese e tutto questo aiuta a avere comunque dei tannini, dei polifenoli più maturi, più naturali, a quel punto sono tannini che quando li bevi senti l 'intensità del tannino ma allo stesso tempo non ti asciugano la lingua, mentre i tannini di bassa qualità ti seccano, la lingua ti impediscono di bagnarla, quella è una sensazione spiacevole, bevuto un bicchiere, ti fermi, non bevi più, è un vino sicuramente che va abbinato con piatti importanti quindi può essere una bistecca come un brasato come anche un blue cheese forte e invecchiato e ha un colore particolare, il sagrantino, vedi, andiamo un po' a ritroso, si parla prima del gusto e poi del colore, ha un colore oscuro, profondo a questo rosso rubino con una punta di marrone che è appunto dato dalla presenza di questi tannini che cambiano un po' le lettonalità e diciamo che è un colore unico quello del sacrantino. Un buona notte per la persone che assaggiano cecchino E al naso trovo non molte notte delle frutte, ma del terreno dei funghi. Sì, il naso non ha questi profumi facili di fruttati in Italia diciamo ruffiani come può essere un merlofruttato e queste cose ma piuttosto questi aromi da sotto bosco terra bagnata, funghi, tartufo, addirittura, ecco dimenticato dedettelo prima anche di sal nitro, sal nitro sarebbe flint, firestone, a questi aromi minerali, sono aromi che io definisco un po dark, che ne fanno di un vino un po' particolare, unico, autentico anche perché avere degli aromi di frutta tecnicamente alle volte è facile, ti aiuti con tante cose quelli, invece questi aromi qui sono aromi che vengono da una buona agricoltura, cioè mi piace dire che per fare un buon sacrantino deve essere prima un bravo agricoltore quindi un contadino come hai detto prima, e poi anche un bravo enologo, un bravo gantineere, perché devi essere in grado di conservare quello che di più importante è prodotto in vigna. Mi piacerebbe mangiare un tartufo adesso, no? L 'ideale sarebbe guardare un bel brassato, un dito con vino rosso, magari il sagrantino e tartufo, un po' di pepe e sarebbe fantastico col sagrantino perché è ibrasato a quella dolcezza che si sposa bene con i tannini del sagrantino. Oro fammi, si in bocca, si mi sento il tannino ma non attaccano la bocca. Sì, fai questa osservazione. Bevi, senti questi tannini intensi che ti entri in bocca, ti coprono tutta la lingua, ma la lingua non resta secca, anzi stimula la salivazione. Certamente, non soltanto fare secco, la bocca. Forse assaggiamo in l 'ordine sbagliato. Sì, oh grazie per avvinare. Non abbiamo molto del crocchetto, ma siamo un piccolo, un sorso. Un po' di cricchetto, sì. Ok dimmi la storia della cricchetto. Dunque il cricchetto è un uva probabilmente bianca più popolare che c 'è in umbra. È un uva se vogliamo anche difficile da vinificare perché è un uva che prende facilmente colore, quindi note marognole, però è un uva complessa che ha un profumo anche l 'empoterrosa, ha un gusto tannico, un po' d 'alegno quindi bisogna uno di una vinificazione molto delicata per non estrarre dall 'uva quello che poi è scradevole e poi da questo vino complesso che ha questa leggera tannicità che aiuta per esempio il vino ad accompagnare anche delle carni, io lo vedrei molto bene, per esempio ho mangiato ieri un oximo cheeseburger fatto fresco in un buon ristorante a Manhattan, era "The Little Old" e praticamente ci sarebbe stato benissimo, ci stava benissimo un grecchetto, appunto con questa tannicità che accompagna l 'hamburger che non ha questa carne troppo aggressiva, In Italia lo abbiniamo molto bene anche a prosciutto, alla porchetta, naturalmente sta bene su primi piatti e così via, è un bianco eclettico, veramente si abbina a tante cose o si vive semplicemente da aperitivo con del finger food. Grazie mille per questo abbinamento, un vino bianco con cheeseburger, con cheeseburger. Bravo. Il naso per me sembra come un posto vicino, un piccolo fiume, un posto bandiato con l 'Iran e un po' d 'astagno, po' d 'astagno, a pond, stai d 'accordo? Un po' ricorda, anche ricorda anche l 'erba fresca che c 'è intorno. È una nota piaccevole del questo oscuro posto come un... come si dice? Not as... not as... stagnant. Sì. But a creek. A creek. A creek. Come si dice questo? Ruscello. Ruscello, yeah. Ma guarda anche come il sagrantino, anche il grecchetto non ha una Roma fancy ruffiano. Ha una Roma autentico che ricorda anche le pietre, ha un po' anche di frutta polpa gialla come può essere una pesca, ma ricorda anche la terra, appunto il legno, l 'erba fresca, il druscello, lo stagno, si ci può stare, sono tutti aromi autentici? è possibile che trovo qualcosa come lana. Io ci tengo mosto a non dare direttamente l 'idea dell 'oggetto del frutto che può ricordare perché non dimentichiamo che gli aromi sono potentissimi nello stimolare ricordi, stimolano la tua fantasia, quindi se a te ricorda la lana assolutamente ci sta, non mi piace quando somiglieri professionisti dicono dettagliatamente quali profumi senti in un vino, anche perché mettono in imbarazzo il consumatore che dopo ha paura di dire qualcosa il vino è piacevole è piacevole è piacere scusa e quindi praticamente non bisogna mettere in difficoltà che lo beve altrimenti non ha nessun piacere poi è bello sono completamente d 'accordo con te grazie ogni persona ha diversa esperienza del del rome dei romi certo per me non non This is the sea. I was 16 years old. Where were you born? Colorado. I grew up in Nebraska. Okay. Midwest, so in the center. Yes, so the first time I visited the Hamptons, a place with a lot of seafood, I opened un casetto ho chiesto perché avete tante cose per appelto il noce per riprire le noce schiaccia noce schiaccia noce si ma non erano come si dice the nutcracker schiaccia noce schiaccia noce erano per crab per Crab. Per granchi. Sì, per me l 'esperienza, allora, agli ascoltatori, se non trovi una volta un vino che una persona fancy dice che c 'è, non c 'è, you know? Esatto. È la tua memoria la cosa da pensare sempre o quando parlate di vino prima di tutto di te a me piace e a me non piace e questa è una cosa che nessuno potrà mai contestare perché nessuno può dire no questo vino è buono quindi ti devi piacere sbagliato non ti piace punto altra cosa è dire a me questo vino ricorda questo frutto e quindi anche questo è incontestabile quindi tranquillamente bevete ma soprattutto la prima cosa che dico se volete godere del vino e si trattaola con qualcuno non parlate troppo di vino, il vino deve essere un compagno silenzioso magari basta un semplice commento o due e basta, va parlata di ben altro, il vino quello che farà e con quel po di alco che ha e che renderà il vostro dialogo, la vostra chiacchierata senza briglia e senza così più disinhibita. Sì, quando incontro un vino assolutamente di qualità con equilibrio perfetto. In quelle case non ci sono parole. Non ci sono notte di questo 16 notte del sapore, soltanto buono. So, Grecchetto, mi piace, grazie per assaggiare con me. Parliamo un po' di romania in che modo la terra è diversa delta del danubio? il terreno umbro è un terreno pesante argilloso calcareo in un clima mediterraneo quindi caldo relativamente umido non troppo più voce nella mia zona e da comunque vini complessi se vogliamo anche un po rustici però sono vini corposi in romania abbiamo invece un terreno sabbioso limoso siamo sulle montagne di macin quindi nel sottosuolo troviamo anche roccia e i vini sono più minerali il clima è un continentale freddo d 'inverno e abbastanza secco d 'estate anzi direi piuttosto secco d 'estate ma le vite sembra non soffrire la siccità, vengono vini più eleganti e forse un po' meno complessi, meno corposi, ma con una buona mineralità e un 'eleganza splendida, oltre che è un frutto autentico ed interessante. Quindi è stato bello in qualche modo mettere in gioco la mia esperienza, mettere in gioco la mia capacità di fare vino in un territorio completamente diverso con delle uve completamente diverse e il mio obiettivo è stato finito all 'inizio di estrarre qualcosa di tipico qualcosa che potesse parlare di Romania, quindi non fare un vino internazionale. Nella Romania come va la vostra esperienza di entrare come esterno? Beh è stata un 'esperienza piuttosto forte anche perché abbiamo deciso di investire in maniera etica solidale e quindi le condizioni che ho dato quando abbiamo iniziato a fare business è stato prima di tutto di fare agricoltura biologica perché io non so fare altro sono 27 anni quasi 30 anni che facciamo agricoltura biologica, può di investire utilizzando le materie del posto e anche di farlo insieme alle persone del posto, quindi solidale con la gente del villaggio, della romania, della regione. Infatti, per esempio, possiamo dire come i nostri colleghi italiani, i francesi e spagnoli hanno investito e hanno piantato molta vigna con i fondi europei, la vigna è stata piantata con materiali importati, quindi non so, i pali dalla profila alzazia in Francia, le piante, le piccole viti dell 'Italia, ferro dal belgio, i fili e il tutto magari piantato da una compagnia italiana o spagnola che con macchinari sofisticati ha piantato centinaia o migliaia di ettari di vigna. Noi abbiamo invece acquistato i pali in Transilvania, pali di legna, rustici, naturali, belli. Abbiamo comprato le piante in Romania, in Mulflatlar e per piantare la vigna ho assunto 20 persone del villaggio e io da vecchio Vignaggolo, da Vignaggola la vecchia maniera con la vanghetta con uno strumento, ho insegnato a queste persone a piantare questi ettari di vigna, quindi insieme abbiamo piantato 20 ettari di vigna. Nel nostro modo di investire il 90 % dei soldi degli aiuti europei sono rimasti nel territorio, mentre nell 'altro modo di investire dei miei colleghi abbiamo penso che il 90 % dei soldi è andato fuori dal territorio, fuori dalla romania. Questo è un approccio etico solidale anche perché ci ha permesso di creare dei legami sempre più forti con la gente del posto, con la gente inizialmente del villaggio, il sindaco del piccolo se somova un paese di quattro mila persone, ma poi si è allargata, diciamo, in qualche modo il nostro legame, i nostri collegamenti, e siamo un punto di riferimento anche per la regione, per il sindaco di Tulcio, alla città, la Contea, quindi praticamente è quello che si dovrebbe pensare di fare, cioè di non sfruttare un territorio e impoverirlo, ma in qualche modo collaborare con le persone del posto e di arricchirlo. Parliamo di tradizione. Sul tuo sito web vedo belle foto di te e Elena, Pigiatura deruva a piedi, in una stiva e nel terreno con le anfore lavorando con i cavalli. Cosa si guadagna lavorando in modo così tradizionale? Sicuramente si recuperano delle tradizioni, si recupera un pezzo di storia. Con i cavalli sicuramente abbiamo l 'avantage di acquisire fascino come azienda e attrattivo da parte delle persone, venire a visitare e vedere un 'azienda dove ancora si lavorano i terreni e alla vecchia maniera non solo i cavalli comunque sono multifunzionali quindi andiamo a fare anche detturi in carrozza con i nostri splenditi cavalli diamante bebe e le anfore fanno parte invece di uno studio che in qualche modo portato avanti in maniera li siamo in zona tra caocasca o la zona balkanica si chiama adesso il crescent quella zona quella mezzaluna che parte dalla bulgaria se vogliamo bulgaria romania ucraina crimea dove praticamente c 'è tradizione e produzione di vino e ho studiato anche però la vicina zona caocasca della giorgia che è una zona dove sembra sia nata l 'agricoltura e anche il vino e dove sono state trovate anfore vecchie di 5 -6 mila anni dove quindi hanno questa tradizione di vinificazione del vino fatto in anfora sottoterra, macerazioni molto lunghe di 6 mesi e lo stoccaggio sottoterra che permette di mantenere una temperatura ottimale e costante e quindi da una finezza particolare al vino. I vini fatti in amphora sotto terra, quelli che ho assaggiato in Dara Giorgia, quelli fatti bene, anche perché non tutti anche lì sono fatti bene, comunque sono di una eleganza straordinaria. Quindi cerchiamo di recuperare questa tradizione e di raccontare anche nella storia perché poi anche i nostri romani e di nostri etruschi hanno fatto vini in terracotta anche i greci e quindi insomma ecco che è una tradizione che attraversa dal caocaso ha viaggiato attraverso il crescent, è arrivato in zona balkanica probabilmente poi è passato l 'italia fino ad arrivare in francia dove hanno sono andati anche oltre la terracotta e li hanno fatto le botte in legno, quindi la famosa barric, la fudra, botte e così via. Questa è un po' una storia, veloce storia del vino raccontata in pochi secondi. Raccontami un po' delle uve romania. Ci sono alcuni vitigni piuttosto popolari e abbastanza diffusi come per quanto riguarda i bianchi, la fettasca regala, la fettasca alba e poi ci sono diversi tipi di vive aromatiche come la grassa di connari, la tomeiosa romanesca, poi abbiamo per quanto riguarda le rosse, probabilmente la più popolare è la feteasca negra oltre alla babesca negra, entrambi due vitigni piuttosto morbidi e fruttati che danno dei divini, probabilmente i migliori in romania a differenza, diciamo, dei vitini internazionali che secondo me non danno il meglio in quel territorio. Mi piace il naso in babayaska, babayaska, babayaska neagra, molto amabile il naso. Molto fruttato è in bocca morbido, buono, grazie, è stato un bell 'impegno, è stato sicuramente valse la pena andare a lavorare a 2 .000 chilometri di distanza per fare questo vino. Buono come le frutte azure, è una notte di spezia. Sì, il mirtillo, quindi Dillo sì. Pepe bianco. Sì anche. Timo. Lissiva sulle erbe mediterraneo quindi le sfumature sono tante però quando una delle cose che mi ha fascinato in quella zona dove sono stato e che mi ha tratto è stato appunto quando sono andato in Vigneto era aprile in primavera e ho sentito questi profumi di erbe mediterranei anche di rosmarino presenti nell 'area. è stata una attrazione non fatto delle analisi molto sofisticate quando sono andato lì sono stato attratto in qualche modo dall 'energia selvaggia del posto e anche da questi aromi anche sono andato ad annusare il terreno, letteralmente a guardarlo, osservarlo, guardare la ricchezza che non fosse troppo fertile, altrimenti il vino non viene bene, però che abbia una sua complessità e lì ho scelto la Doborg, appunto questo terreno piuttosto questa zona piuttosto remota della Romania. È molto buono al vino. Grazie. Bravo. Bravo il il terreno e tutte le cose che fanno un vino no? bravi roberto roberto perché il mio socio praticamente quello che poi vive lì è che al 90 % il vino fa lui diciamo dietro le mie indicazioni perché alla fine chi ha la preparazione del nologo sono io ma ormai lui ha acquisito un 'ottima esperienza e un Sinergismo è una collaborazione sicuramente straordinaria, quindi insomma devo dire in 12 anni è diventato un 'eccellente white maker anche lui. Sì, sì, è possibile di fare più con un gruppo, con un gruppo buono, sì. Roberto, dove possono trovare altre informazioni? Sicuramente sui social, in internet, sui nostri siti web, quindi www .planiarch .it è il sito dell 'azienda italiana e la sapata .com è l 'azienda invece rumena, lì ci sono informazioni poi non fate altro comunque tutt 'attarci anche attraverso i siti internet per noi in qualche modo è un piacere raccontarvi la nostra storia perché è chiaro che andiamo oltre il business e quindi quando riusciamo a condividere lo sforzo che abbiamo fatto quando riusciamo a condividere la nostra avventura non può che farci piacere. Roberto grazie, grazie mille per parlare con me. Oggi è a tutti i nostri ascoltatori. Grazie, ovunque tu vada e qualunque cosa tu beva, ricorda di goderti la vita e di non smettere mai di imparare. Ah, grazie Ross, è importante, importante sognare in qualche modo lottare per avverare questi sogni. Se ami il progetto, puoi diventare sostenitore del programma su Patreon e accelere a più contenuti esclusivi ed educativi. Le informazioni su www .mododibere .com La musica è stata composta da Ercilia Prosperi per il gruppo OU. Poi ascoltarli su www .allumusic .bandcap .com
La musica per il podcast è stata composta da Ersilia Prosperi per la banda Ou: www.oumusic.bandcamp.com.
Prodotto, registrato, e montato da Rose Thomas Bannister.
Steve Silverstein ha fornito assistenza audio.